Le aree protette italiane diventeranno laboratori
privilegiati per lo sviluppo e la ricerca di fonti
energetiche rinnovabili. Questo è quanto prevede un
protocollo d'intesa siglato nei giorni scorsi dall'Enel,
da Legambiente, da Federparchi e dal Ministero
dell'Ambiente. I parchi italiani non saranno solo
spazi dove conservare uno straordinario patrimonio
naturale, dove valorizzare il territorio, le
tradizioni e la cultura del nostro paese, ma anche
luoghi dove avviare la promozione di nuove
produzioni amiche dell'ambiente.
L'iniziativa, si propone inoltre di promuovere
interventi di riqualificazione del territorio, di
risanamento e di riduzione degli impatti ambientali,
soprattutto per quanto riguarda i corsi d'acqua.
La firma dell'accordo - si legge in un comunicato -
è una sfida importante per una realtà, come è quella
italiana, che già rappresenta un esempio unico nel
panorama internazionale. Non c'è paese al mondo,
infatti - continua il comunicato - dove si sia
assistito in un periodo tanto breve, a un impulso
così significativo nell'istituzione di parchi e aree
protette: in soli sette anni il territorio nazionale
posto sotto tutela è passato dal 3% al 10% e oggi
l'Italia può contare su 20 parchi nazionali, 156
riserve naturali statali, 89 parchi naturali
regionali, 197 riserve naturali regionali e 106
altre aree protette, per un totale 2.600.000
ettari.
"Enel già da qualche anno ha avviato rapporti
positivi con alcuni parchi italiani, lavorando a
un'integrazione più armonica possibile tra i propri
impianti e la natura protetta" ha affermato il
Presidente di Enel Chicco Testa. "Ora, anche grazie
alle competenze di Erga, la società del Gruppo Enel
prima al mondo per la produzione di energia da fonti
rinnovabili, intendiamo intensificare i nostri
programmi di produzione e fornitura elettrica
compatibile nelle aree protette, nelle piccole isole
e nelle zone remote montane. A questo scopo abbiamo
lanciato con Legambiente un concorso d'idee per la
progettazione di impianti eolici che tengano conto
delle esigenze industriali ma anche della
compatibilità paesaggistica e ambientale e stiamo
progettando un innovativo aerogenatore di piccola
taglia, più facilmente inseribile nelle aree
protette." "Le aree protette - ha dichiarato Ermete
Realacci - sono strumenti propulsivi per sviluppare
politiche innovative e compatibili con l'ambiente.
Ecco l'occasione per dimostrare che proprio dalle
aree di territorio tutelato può nascere la strategia
di sviluppo delle fonti energetiche rinnovabili
anche nel nostro paese.
"Nei parchi, grazie al nuovo impulso dato al turismo
e grazie al fatto che la gente sta tornando a vivere
in queste aree, sta aumentando la richiesta di
energia", ha commentato Aldo Cosentino. "Un ottima
risposta a questi nuovi fabbisogni energetici potrà
essere quella data dalle fonti alternative di
energia. Una dimostrazione in più di come l'ambiente
non è un freno all'innovazione tecnologica
Il protocollo avvia, in un clima e con un metodo
nuovi, una fase di lavoro che segna il passaggio dal
conflitto alla negoziazione. In questo senso esso
può costituire la base per fare delle aree protette
- concretamente e non solo a parole, il luogo per
sperimentare rapporti nuovi con un grande produttore
come l'Enel."
Ecco nel dettaglio che cosa prevede l'intesa.
Sensibilizzazione - Gli aderenti all'accordo
si sono impegnati a sensibilizzare le istituzioni,
le amministrazioni, le comunità locali interessate e
gli enti di gestione delle aree protette sulle
possibilità offerte dalle innovazioni tecnologiche e
scientifiche nel campo della ricerca e dello
sfruttamento delle fonti di energia rinnovabile.
Informazione - Saranno promosse campagne di
informazione destinate alle popolazioni, con
particolare riferimento al mondo scolastico, per
accrescere le conoscenze sull'uso razionale
dell'energia e sulle fonti rinnovabili. Inoltre,
saranno integrate le iniziative del programma Enel
"Natura e territorio".
Piani territoriali - Al via anche specifici
piani di azione territoriali per lo sviluppo delle
fonti rinnovabili, d'intesa con gli enti di gestione
delle aree protette e con gli enti locali, con
l'obiettivo di definire progetti esecutivi per la
realizzazione di impianti integrati per l'uso delle
energie rinnovabili.
Innovazioni - Saranno realizzati interventi
di ammodernamento tecnologico sugli impianti di
produzione, trasmissione e distribuzione di energia
elettrica presenti all'interno delle aree protette,
per migliorare la loro efficienza e per minimizzare
l'impatto ambientale, con particolare riferimento ai
corsi d'acqua.
Recupero territorio - Saranno incentivate
iniziative per il recupero degli immobili e dei siti
collocati all'interno delle aree protette e
programmi coerenti con la rete ecologica nazionale
nell'ambito dei progetti di sistema relativi alle
Alpi, alla Pianura padana, agli Appennini, alle
Isole minori, alle coste, alla Sicilia e alla
Sardegna. Sarà valutata la possibilità di utilizzare
i fondi strutturali 2000/2006, in particolare per
interventi di riqualificazione del territorio e di
risanamento ambientale nelle aree protette, nei siti
di importanza comunitaria, nelle zone di protezione
speciale e nelle aree di connessione.
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