Il ministero dell'Ambiente e del Territorio sta
mettendo a punto una serie di norme al fine di
regolare e misurare l'emissione dei gas di scarico
prodotti dai veicoli a due ruote. Entro l'estate
2002 verrà istituito il bollino blu anche per i
ciclomotori e le moto, in Italia sono circa 10
milioni, che contribuiscono in maniera rilevante
all'inquinamento dell'aria urbana. I normali mezzi
con motore a due tempi producono fino a 20-30 volte
più benzene rispetto alle autovetture. Moto e
ciclomotori emettono in Italia 8.500 tonnellate
l'anno di questa pericolosa sostanza, contro le
18.000 tonnellate delle auto non catalitiche. Il
dato è fornito dall'Anpa (Agenzia nazionale
protezione ambiente) sulle emissioni in atmosfera
dovute al trasporto su strada.
Anni addietro si era tentato di proporre una
catalizzazione per i vecchi mezzi, risultata
tuttavia impraticabile per questioni tecniche legate
alle caratteristiche degli stessi.
Il sottosegretario all'Ambiente, ha spiegato che: "
l'obiettivo è avere più ciclomotori in giro, come
valida alternativa alle auto, ma meno inquinanti e
il bollino blu, in un Paese come l'Italia, dove i
mezzi a due ruote sono così numerosi, garantisce che
i controlli sulle emissioni siano rigorosi".
Entro pochi mesi il ministero renderà noti i valori
di emissione, in base al quale concedere e
richiedere, obbligatoriamente, il bollino blu.
L'obbligo di far controllare la propria moto ogni
due anni consente di ridurre drasticamente nelle
città quella componente di inquinamento legata al
traffico. Questo tipo di iniziativa va nel senso del
rispetto dell'ambiente, della salute dei cittadini e
ben si armonizza con il diritto di tutti di poter
spostarsi in città con mezzi privati nel rispetto
dei diritti altrui, in questo caso quello alla
salute.
Fonte: Ambiente Europa News
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