L'Italia assieme a Spagna, Francia, Grecia, Irlanda
e Lussemburgo, è stata deferita dalla Commissione
alla Corte di Giustizia europea perché non ha
rispettato l'obbligo di trasmettere a Bruxelles gli
inventari ed i piani di smaltimento e trattamento
dei Pcb (policlorodifenili), sostanze chimiche molto
tossiche e pericolose, utilizzate soprattutto nella
produzione di trasformatori e condensatori
elettrici.
Dal 1996, la Comunità Europea ha emesso una
direttiva, per eliminare radicalmente dall'ambiente
i Pcb, la cui produzione è vietata in tutta Europa e
il cui impiego è sottoposto a notevoli limitazioni.
Entro il 16 settembre 1999 tutti gli Stati membri
avrebbero dovuto inviare all'esecutivo comunitario
gli inventari degli apparecchi contenenti Pcb e i
progetti per decontaminarli e smaltirli.
Nonostante i diversi richiami della Commissione i
sei governi non hanno fornito le informazioni
richieste, ciò ha fatto scattare il deferimento alla
Corte di Giustizia.
La preparazione di inventari e di piani per la
raccolta ed il trattamento sicuro dei rifiuti
contenenti Pcb è uno degli elementi chiave della
strategia comunitaria per l'eliminazione dei Pcb
dall'ambiente.
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