Il patrimonio naturale italiano è composto da 21
parchi nazionali, 110 parchi regionali, 159 riserve
naturali statali, 252 riserve naturali regionali,
128 altre aree naturali protette per una superficie
di 3.030.000 ettari (senza tener conto di altre
tipologie di aree protette). Un patrimonio naturale
che è il più ricco d'Europa, che raccoglie da solo
la metà dell'intera flora europea - potendo contare
su 5.600 specie di piante superiori e 57.000 specie
faunistiche.
Danno lavoro a 2.000 unità in organico di cui circa
il 70% concentrato nelle aree protette del
Centro-Sud (il Parco del Pollino e del Cilento-Vallo
di Diano sono i primi due parchi nazionali per
estensione); circa 10.000 sono le persone che
lavorano nei cantieri aperti all'interno dei parchi
per la costruzione di infrastrutture e altre 1.000
sono impegnate nella manutenzione del territorio;
.500, invece, sono le persone in organico nei parchi
regionali.
Nell'indotto attualmente sono 500 le cooperative di
servizi e di lavoro che traggono la loro motivazione
nell'esistenza del parco stesso: circa 10.000
giovani tra i 20 ed i 35 anni che gestiscono i
centri visite, che sono impegnati nella ricettività
e nell'assistenza ai visitatori con micro e piccole
attività imprenditoriali. 1.000 sono i collaboratori
delle 200 associazioni onlus che si occupano
soprattutto di educazione ambientale a favore delle
scuole e 1.000 i ricercatori di Università, Enti di
ricerca e Fondazioni coinvolti nei 500 progetti di
ricerca e di studio che hanno per oggetto i parchi..
L'indotto largo è difficilmente quantificabile in
maniera certa ma non al di sotto delle 60.000 unità
divise tra turismo, artigianato, commercio ed
agricoltura.
25 milioni di persone ogni anno visitano le nostre
aree protette, con un incremento turistico medio
negli ultimi 3 anni che raggiunge il 20% e un giro
d'affari di circa 2 mila miliardi.
|