Greenpeace pubblica i dati delle analisi di 400
campioni di acqua potabile raccolti in 14 città'
italiane.
Scopo dell'operazione è evidenziare come, la
clorazione, il trattamento più utilizzato in Italia
per la potabilizzazione delle acque, possa provocare
la formazione di altri composti, molti dei quali
tossici, all'origine di malattie croniche e tumori.
Esistono metodi di disinfezione alternativi al cloro
ed altrettanto efficaci, come il trattamento con
raggi ultravioletti ed il trattamento con ozono, che
hanno il grosso vantaggio di non alterare le
caratteristiche dell'acqua. Già alcune città'
italiane ed estere li stanno sperimentando.
Le risorse idriche non rappresentano un patrimonio
inesauribile. In Italia piu' del 70% dei prelievi
idrici e' assorbito dall'agricoltura, il 10% e'
destinato al consumo umano mentre il restante 20%
viene impiegato dall'industria.
I dati delle analisi sono pubblicati alla pagina del
sito:
http://www.greenpeace.it/camp/toxic/acqua/index.html
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