Europa
e Giappone potrebbero trarre beneficio economico e
guadagnare posizioni di vantaggio sul mercato delle
nuove tecnologie se adottassero il Protocollo di
Kyoto anche senza gli Stati Uniti: questo il
risultato di due rapporti del WWF Internazionali
resi noti in apertura della COP6bis di Bonn, la
conferenza degli Stati che hanno aderito alla
Convenzione sui Mutamenti Climatici.
I rapporti del WWF sostengono che è sbagliata
l'affermazione del presidente americano, George W.
Bush secondo il quale ridurre il riscaldamento
globale e dannoso dal punto di vista economico. Gli
studi, uno sul Giappone e uno sull'Unione Europea,
dimostrano esattamente il contrario. Il rapporto sul
Giappone prevede che la tempestiva applicazione del
Protocollo di Kyoto, in modo da consentire di
mantenere le tendenze industriali attuali, si
potrebbe tradurre in un aumento dello 0,9 del
Prodotto Interno Lordo (PIL), pari a circa 47.3
miliardi di dollari. Per l'Unione Europea,
l'applicazione unilaterale del protocollo potrebbe
dare l'opportunità di assumere la leadership nello
sviluppo delle tecnologie innovative per ridurre
l'inquinamento che provoca l'aumento dell'effetto
serra, e quindi tradursi in un enorme risparmio in
futuro.
"I risultati dei due rapporti sono molto chiari- ha
detto Jennifer Morgan, Direttore della Campagna
Clima del WWF Internazionale- Giappone e Unione
Europea devono ratificare Kyoto perché e una carta
vincente, dal punto di vista economico, per
entrambi. Darà loro nuove opportunità in nuovi
mercati e potranno diventare i leader mondiali delle
tecnologie pulite, basate su fonti rinnovabili ed
efficienti dal punto di vista energetico"
Il rapporto sull'Europa conclude che la UE può
raggiungere tra l'85-95% degli obiettivi di Kyoto
senza alcun danno per la competitività della sua
economia, mentre una politica economica intelligente
può compensare i rimanenti impatti sulla
competitività. Raggiungere gli obiettivi di Kyoto
costerebbe all'Unione Europea dallo 0.06% allo 0.15%
del PIL nel 2010, una cifra insignificante per i
bilanci delle 15 nazioni dell'Unione Europea- che
andrebbe dai 3 agli 8 miliardi di Euro ogni anno.
Inoltre, le politiche volte a proteggere il clima
riducono molti altri inquinanti atmosferici portando
così a vantaggi, ad esempio, anche alla riduzione
delle piogge acide in Europa. Questi benefici
sostanzialmente coprirebbero interamente il piccolo
costo da sopportare per raggiungere gli obiettivi di
Kyoto.
"Per ridurre l'emissione dei gas che provocano
l'effetto serra, occorre innovare e produrre nuove
tecnologie- ha detto il professor Kornelis Blok,
co-autore del rapporto sull'Europa. "Se gli Stati
Uniti non ratificassero Kyoto e invece l'Unione
Europea e il Giappone lo facessero, questi ultimi ne
trarrebbero un vantaggio economico". "Il WWF vuole
vedere capacità di leadership a Bonn, in modo che vi
siano davvero risposte alla preoccupazione
dell'opinione pubblica sul riscaldamento globale",
ha aggiunto Jennifer Morgan. "I governi hanno tutte
le informazioni di cui hanno bisogno per finalizzare
il Protocollo di Kyoto. Non ci sono scuse per
ritardi o scappatoie dal trattato".
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