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Parte il Car Sharing a Milano

 

E' stata presentata nel piazzale del Museo della Scienza e della Tecnica, "Milano Car Sharing", l'iniziativa lanciata da Legambiente e Touring Club Italiano che mira a diffondere l'uso dell'auto in multiproprietà per ridurre nei centri urbani le vetture circolanti e i livelli di smog e rumore.
Il progetto è sostenuto dal comune di Milano e dall'Aem.
"Milano car sharing", metterà a disposizione un'auto, in qualunque ora del giorno e della notte, a tutti coloro che si iscriveranno.
Il servizio è particolarmente indicato per chi non usa molto l'auto, per chi non vuole sostenere costi aggiuntivi, come quelli di assicurazione, di manutenzione, di affitto di un posto auto.
Per prenotarla basterà una telefonata, oppure andare direttamente ai parcheggi. Le auto a disposizione di chi deciderà di iscriversi, (versando una quota annua di 150 mila lire), saranno 18 nel 2001 e saliranno a 40 nel 2002. A fine mese i soci pagheranno in un'unica soluzione l'uso delle vetture. Sulle auto sarà montato un apparecchio simile al tassametro dei taxi. L'utente di Milano Car Sharing avrà in dotazione una "smart card", simile a una carta di credito, che permetterà di utilizzare le auto.
Il servizio sarà operativo nei prossimi mesi.
I vantaggi per gli utenti di Milano Car Sharing sono diversi. Anzitutto si risparmiano soldi. Se si usa l'auto meno di 10 mila km l'anno, i costi del car sharing sono decisamente inferiori rispetto al possesso di un'auto. Ogni anno si può risparmiare fino a 3 milioni.
Si risparmia tempo, cioè non si devono più perdere minuti per cercare parcheggio sotto casa, perché nei parcheggi saranno riservati posti per l'auto del car sharing. Presto ce ne saranno anche in centro.
Ma numerosi e significativi saranno i vantaggi ambientali.
Diminuiranno il numero di veicoli in sosta per strada e di quelli in cerca di parcheggio. Sarà favorito il ricambio continuo delle auto, con vetture più pulite e risparmiose. Sarà favorito anche l'uso del mezzo pubblico perché l'utente si abituerà ad utilizzare di volta in volta la soluzione più breve e comoda preferendo all'auto, alcune volte, il tram o la metropolitana.
In Italia, a differenza del resto d'Europa, non esistono ancora esperienze consolidate.
Nel nostro Paese il principale promotore è l'ICS, Iniziativa Car Sharing, composto da diversi comuni italiani, che si sono impegnati a perseguire una strategia comune di promozione e avvio del servizio di car sharing. Tra le amministrazioni che ne fanno parte figurano Bologna, Brescia, Firenze, Genova, Modena, Perugia, Roma, Torino e Venezia e molti altri comuni, tra cui Milano, stanno per aderirvi. Una volta operativo, l'Ics aderirà all'ECS, European Car Sharing, e potrà così avviare uno scambio di servizi tra i soci, nei diversi paesi aderenti. In Europa il car sharing è un servizio ormai affermato. Sono ben 40.000 le persone associate e 2000 i veicoli disponibili, 1000 le aree di parcheggio in oltre 300 città tra Germania, Svizzera, Austria, Olanda. Il trend annuo di crescita degli associati è attorno al 50% annuo.
 

 

 

 

 


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