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Varietà antiche di mele hanno proprietà nutritive molto maggiori delle varietà commerciali (12/05/2017)

Uno studio dell’Università di Pisa e dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna confronta le proprietà nutraceutiche di sei varietà antiche di mele con una delle più diffuse in commercio e conferma quanto già noto per molti altri frutti della terra: le varietà antiche, malgrado l’aspetto, superano la varietà commerciale per proprietà nutritive.

E’ il risultato di uno studio che ha paragonato le proprietà nutraceutiche di sei varietà di mele antiche (Mantovana, Mora, Nesta, Cipolla, Ruggina, Sassola) con una varietà commerciale (Golden Delicious), sia sotto forma di prodotto fresco che essiccato.

I risultati di questa ricerca hanno evidenziato che, anche dopo l’essiccazione, le mele di varietà antiche sono più ricche di antiossidanti rispetto alla Golden Delicious.

“Come Università di Pisa – spiega la professoressa Valentina Domenici del Dipartimento di Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa – ci siamo occupati della caratterizzazione molecolare mediante la risonanza magnetica nucleare, una tecnica spettroscopica di cui abbiamo lunga esperienza, e grazie alla quale abbiamo identificato e quantificato alcune sostanze antiossidanti: i polifenoli”.

E così, pur essendoci delle differenze, la Golden è quella che contiene sempre meno polifenoli rispetto alle varietà antiche e fra queste il primato va alla mela ‘Cipolla’.

Quest’ultima, sia fresca che essiccata, ha infatti il doppio di polifenoli rispetto alla Golden, mentre le altre varietà ne possiedono una quantità maggiore, ma in modo meno marcato, dal 10% al 20%.

“Un modo per valorizzare queste mele che dal punto di vista estetico non sono certo confrontabili con quelle commerciali, potrebbe essere quindi di venderle essiccate, magari come snack o in preparazioni come il muesli”, suggeriscono i ricercatori.

“Considerato che il procedimento di essiccazione che abbiamo utilizzato è adattabile ad uso domestico e per piccole produzioni – conclude Luca Sebastiani, direttore dell’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna – questa idea potrebbe aiutare a salvaguardare i prodotti tipici locali, infatti, le sei varietà di melo che abbiamo studiato sono diffuse in Toscane e in particolare nel Casentino”.

Sei quel che mangi vale anche per i nutrienti che frutti, verdura e animali assumono per crescere.
Se si nutrono bene ed in modo sano saranno alimenti nutrienti e sani anche per noi.

Le proprietà nutraceutiche di un vegetale sono legate alla varietà, così come al terreno nel quale nasce, cresce e matura.

La stessa varietà coltivata in terreni diversi ha caratteristiche che cambiano in funzione dell'area geografica, dell'orografia, della composizione del terreno, dell'esposizione, dell'umidità, della temperatura, e così via.

Immaginare e pretendere che questi alimenti siano uguali o assimilabili a quelli coltivati senza terra ed illuminati solo con dei led è prima di tutto ridicolo, ma soprattutto è un imbroglio che nuoce alla credibilità della scienza.

Per saperne di più
Sant'Anna
Scuola Universitaria Superiore Pisa
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Università di Pisa
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Istituto di Scienze della Vita
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MDN