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Ogni anno 10 milioni di tonnellate di pesce vengono pescate e ributtate in mare (29/06/2017)

I pescherecci delle flotte di pesca industriale pescano e rigettano i mare 10 milioni di tonnellate di pesce ogni anno, nonostante il continuo calo degli stock ittici.

Un nuovo studio realizzato da Sea Around Us, una iniziativa dello University of British Columbia’s Institute for the Oceans and Fisheries e della University of Western Australia, rivela che almeno il 10% del pescato mondiale totale dell'ultimo decennio è stato ributtato in mare per le miopi pratiche di pesca e l'inadeguatezza delle classi dirigenti.

Per averne un'idea visiva, il pesce buttato via potrebbe riempire ogni anno 4.500 piscine olimpioniche.

Le cause di questo spreco sono presto dette.

  • Il tipo di pesca che danneggia il pescato rendendolo non vendibile

  • pesci troppo piccoli

  • specie pescate fuori stagione

  • scarti di produzione di quei pesci di cui interessano solo i filetti

  • specie di pesce diverse dagli obbiettivi della battuta di pesca in corso

  • pesce che viene sostituito da altro di dimensione più interessante.

Quest'ultima pratica merita di essere spiegata.

Se i pescatori intravedono la possibilità di prendere esemplari più grandi e quindi più redditizi, anche se ormai prossimi al pieno carico continuano a pescare ributtando in mari i pesci più piccoli, anche se già vendibili.

Dirk Zeller, pricipale autore di questo studio, ora professore alla University of Western Australia e senior partner ricercatore con Sea Around Us spiega che questa pratica continua fino a raggiungere il pieno carico dei freezer della nave o comunque al raggiungimento della propria quota di pescato, che deve però rendere il massimo possibile.

Lo studio ha poi esaminato la quantità di pesce scartato nel tempo.

Negli anni 50 venivano rigettate 5 milioni di tonnellate all'anno, negli anni 80 si arrivò fino a 18 milioni di tonnellate scartate.

Da allora la quantità di scarto è scesa fino ai 10 milioni annui dello scorso decennio.

La causa di questa diminuzione dello scarto può essere un miglioramento delle tecniche di pesca e della qualità dei dirigenti, ma secondo Dirk Zeller il calo è anche un indicatore della diminuzione degli stock di pesce disponibili.

Secondo una valutazione dei ricercatori la quantità di pescato è diminuita di circa 1,2 milioni di tonnellate ogni anno a partire dalla metà degli anni 90.

Una ulteriore conseguenza di questa situazione è lo spostamento in atto delle flotte di pescherecci verso nuove aree di pesca che un tempo venivano snobbate come l'oceano Pacifico.

Vedi anche
Pesca e scarto del pescato (12/12/2016)
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Per saperne di più
Global marine fisheries discards: a synthesis of reconstructed data
Fish & Fisheries
Link...

Catch reconstructions reveal that global marine fisheries catches are higher than reported and declining.
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The University of British Columbia
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The University of Western Australia
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Marco Dal Negro