-

Nota bene: Nelle diverse lingue i contenuti possono cambiare anche nella sostanza  -  (Italiano - English)

 

Come cambia il cibo e come le persone vorrebbero che fosse (11/05/2016)

Piatti pronti, cibo in busta, fast-food stanno creando muri ed allontanando le persone da ciò che mangiano, dalle materie prime come sono in natura.
Uno studio governativo U.K. ha raccolto esperti e gente comune ed ha chiesto loro di esprimersi sul proprio rapporto con il cibo e su come lo vorrebbero nel futuro.

E' stata un'operazione molto illuminante e costruttiva, che ha avvicinato chi prende le decisioni a chi ne vive le conseguenze.

'Our Food Future' è il nome dell'operazione lanciata dalla FSA (U.K. Food Standards Agency), un dialogo pubblico a cui tutti erano invitati ed a cui tutti potevano contribuire, per arrivare a comprendere come sta cambiando il sistema alimentare, cosa ne pensano le persone e come lo vorrebbero, in modo che ne siano informati tutti gli attori, dai politici all'industria, alla distribuzione, grande e piccola.

E' venuto fuori che le persone sono preoccupate dall'aumento dei consumi di cibi pronti, degli acquisti online senza vedere, toccare, annusare ciò che si compra, dal consumare alimenti in movimento, sono preoccupate perchè tutto ciò toglie importanza all'aspetto sociale e culturale del condividere i pasti. Se questo è il momento storico della condivisione (almeno per molti) sembra però che lo sia solo a distanza, virtuale.
Le persone si preoccupano per la perdita di contatto con i luoghi dove hanno origine i cibi e di contatto tra le persone, dato che sempre meno si cucina e si mangia insieme, in famiglia o nel proprio gruppo.

Nell'ambito dell'iniziativa sono stati messi insieme 200 tra i più importanti esperti per discutere sull'impatto dei cambiamenti e sul sistema alimentare globale per comprendere cosa ciascuno può fare per ottenerne i migliori risultati per la gente nel Regno Unito. L'evento è stato diffuso in diretta.

Tra le altre è emersa la volontà di avere etichette dei cibi sempre più chiare e con molte più informazioni per ritornare a sapere cosa si mangia, cosa si sta inserendo all'interno del proprio corpo.

I consumatori hanno mostrato di essere preoccupati perché i cibi sani e nutrienti stanno diventando sempre più cari, un lusso cui sempre più persone dovranno rinunciare acquistando i più economici e meno sani cibi industriali. In realtà la crescita dei prezzi di questi alimenti è soprattutto una questione di domanda ed offerta: molta domanda e poca offerta, infatti i produttori (piccoli e grandi) di cibi naturali da molti anni non conoscono crisi ed un'eventuale crescita delle produzioni permetterebbe un ridimensionamento dei prezzi per i consumatori mantenendo ottimi profitti per i produttori. E forse tutti i componenti della catena alimentare potrebbero essere obbligati dal mercato a comportarsi in modo diverso con il risultato di non gettare più via il 30% di alimenti come avviene oggi.

Un'altro desiderio dei partecipanti è che governo ed organi di controllo siano sempre più attivi per assicurare che gli interessi dei consumatori, cioè della gente, vengano adeguatamente protetti in un mondo sempre più complesso ed aggressivo.

In fondo sembra proprio che i bisogni delle persone riguardo l'alimentazione siano ovunque gli stessi. Vista l'offerta alimentare in diversi paesi della vecchia Europa anche ignoranza e servile disponibilità ad essere corrotti di molti componenti delle classi dirigenti sembrano ormai globalizzati. Complimenti agli autori.

Per saperne di più
Our Food Future
Link...

Marco Dal Negro