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Non sei solo quel che mangi ma anche quando (19/03/2015)

Sei quel che mangi, ma per la salute e la giovinezza del tuo cuore quando lo fai conta altrettanto. Avevamo già riportato di uno studio sui cambiamenti del metabolismo legati ai tempi di assunzione del cibo. Emergeva già il legame tra orologio circadiano del corpo, momento in cui i mangia e cambiamenti nel modo in cui vengono metabolizzati i cibi.

Ora i ricercatori hanno guardato in modo specifico a come tutto ciò influisce sulla salute del cuore ed hanno già individuato qualche indicazione anche per gli esseri umani.
Le prime verifiche, come spesso avviene, arrivano da uno studio sui moscerini della frutta, che in molti casi hanno fornito utili basi per impostare i successivi studi sull'uomo.

Alla San Diego State University ed al Salk Institute for Biological Studies hannno scoperto che limitando l'arco di tempo durante il quale i moscerini della frutta potevano mangiare era possibile prevenire sia l'invecchiamento del cuore che i problemi cardiaci legati all'alimentazione.
Anche se non sanno ancora come ciò avvenga, i ricercatori hanno scoperto che i geni responsabili del ritmo circadiano del corpo hanno un ruolo fondamentale in questo processo.

Alcuni studi avevano già trovato che mangiare tardi, anche durante la notte, accresceva le probabilità di soffrire di problemi cardiaci.
Il biologo della San Diego State University Girish Melkani, Ph.D., che si occupa di biologia cardiovascolare, e Satchidananda Panda, Ph.D., esperto di ritmo circadiano al Salk Institute, hanno voluto approfondire il legami tra i tempi di assunzione del cibo e la salute del cuore nei moscerini della frutta. Il moscerino è usato con successo da molto tempo per analizzare le basi genetiche di molte patologie umane.

In questo studio i ricercatori hanno creato due gruppi di moscerini: il primo si è alimentato come e quando ha voluto, mentre il secondo ha potuto mangiare solo nell'arco di 12 ore al giorno. Tutti sono stati sottoposti a controlli sullo stato di salute, in particolare riguardo alla quantità di cibo assunto, al sonno, al peso corporeo ed allo stato del cuore.
I ricercatori hanno scoperto che, indipendentemente dall'età dei soggetti, con il passare del tempo i moscerini che potevano mangiare solo per 12 ore al giorno dormivano meglio, ingrassavano meno ed avevano un cuore più sano.
Il cuore di questi moscerini era talmente in buono stato che i ricercatori hanno perfino pensato di essersi sbagliati e di avere usato per l'esperimento moscerini di età molto più giovane di quanto programmato. Ed hanno rifatto tutto da capo ottenendo gli stessi risultati.

Applicando le restrizioni anche a moscerini di età più avanzata, si sono comunque ottenuti miglioramenti molto importanti. Un certo grado di protezione cardiaca è comunque continuato anche dopo l'interruzione delle limitazioni nei tempi di assunzione del cibo.

Durante lo studio i ricercatori hanno sequenziato in diversi punti l'RNA dei moscerini per vedere eventuali cambiamenti genetici legati alle restrizioni, verificando che c'erano dei legami.

La conclusione dei ricercatori è stata che, almeno nei moscerini, le limitazioni hanno portato i benefici illustrati, e per quanto riguarda gli esseri umani, considerando insieme questo e gli studi precedenti sui rapporti tra cibo e momento dell'assunzione, si può sicuramente dare l'indicazione di evitare di mangiare la sera tardi o la notte, andando poi a dormire.

Vedi anche
Metabolismo: non importa solo cosa mangi ma anche quando (03/12/2012)

Per saperne di più
Science
Time-restricted feeding attenuates age-related cardiac decline in Drosophila

Marco Dal Negro