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Come fare il caffé perfetto, che non esiste (11/12/2015)

Il caffé perfetto non esiste. Il caffé perfetto è quello che ti piace di più, perfetto per te. Poi ci sono infinite variazioni sul tema, basta domandare nei bar che ne fanno tanti.
Se vuoi fare il caffé che ti piace di più l'unica strada è capire come funziona il processo e cosa succede facendo cosa. Impara l'arte e mettila da parte: qui trovi le informazioni fondamentali.

Il caffé che beviamo è acqua che passa attraverso polvere di caffé estraendone sapore ed aroma.

Prima di tutto dobbiamo capire come ci piace il caffé: si va dall'estremo del caffé poco tostato di tipo anglosassone, lungo, all'americana, con molta acqua, dal sapore molto, molto delicato, all'estremo della crema di caffé, denso, concentrato, cremoso non troppo arieggiato, da chicchi ben tostati all'italiana, magari fatto con una miscela non delicata (caffé tipo arabica = delicato; caffé tipo robusta = sapore forte ed intenso, un po' rude). In mezzo infinite variazioni. Quindi capito che caffé ci piace andiamo avanti.

Qui ora parliamo del caffé fatto con la moka, quello fatto con la napoletana merita un discorso a parte che rimando ad atro momento.

Come per molti altri alimenti è meglio conservare il caffé in un contenitore con chiusura ermetica,  non a contatto con l'aria e con l'ossigeno, in modo che mantenga il proprio profumo e non si ossidi, meglio in un contenitore di vetro che è neutro: non cede odori né composti chimici, tenendolo al buio perchè la luce modifica gli alimenti.

Ed ora la cosa più importante: il caffé che beviamo è costituito da acqua bollente che passa attraverso una serie di filtri in modo da estrarne sapore ed aroma, che dipendono come detto dal tipo di miscela di caffé, dalla macinatura, da quanto lo schiacciamo, dall'acqua e dalla macchina con cui lo facciamo.

Della miscela abbiamo già detto.

La macinatura dipende dal tipo di caffé che vogliamo fare, dalla macchina con cui lo facciamo e dal tempo atmosferico.
Più tempo l'acqua impiega per estrarre la bevanda dalla polvere e più estrae sostanze e lo fa denso e forte, ma non dobbiamo esagerare.

Per un'estrazione media di sapore ed aroma l'acqua deve uscire per un tempo tra 20 e 30 secondi. Un tempo troppo breve fa un caffé povero ed uno troppo lungo può farlo bruciato.

Una macinatura troppo fine per la giornata umida obbligherà a non schiacciare il caffé nel cestello, perchè altrimenti l'acqua non passa più, il caffé diventa un blocco, che si crepa, l'acqua passa dalle crepe e non estrae più sapore e profumo.

Una macinatura troppo grossa farà passare l'acqua troppo facilmente e rapidamente, non dando il tempo di estrarre alcunché, anche se lo pressate molto.

Per quanto riguarda la quantità di caffé da usare la dose è indicata dal cestello: se lo vogliamo forte ne mettiamo di più, oltre al bordo si può anche arrivare a fare una montagnetta più o meno aguzza, se si vuole leggero si mette fino al bordo, o anche un po' meno.

Dopo ogni caffé è meglio aprire la moka, togliere il caffé usato, sciacquare e lasciare asciugare tutto aperto in modo che non si formino muffe.

Per il resto si conferma quanto già indicato da altri: non lavare la moka con detersivo, ma sciacquarla con acqua ed una spugnetta o una spazzolina, dentro e fuori tutta la macchina, nei limiti del possibile, ricordando che le incrostazioni di caffé contribuiscono a rafforzarne il sapore.

Con l'uso il filtro con i buchini tenuto sul fondo della testa della moka da una guarnizione di gomma si riempie di residui, anche all'interno che non vediamo e deve essere pulito. Ogni quanto? Dipende da quanti caffé si fanno, ma se nonostante tutte le attenzioni viene sempre più cattivo è meglio pulirlo con la paglietta ultrafine di ferro, fronte e retro sciacquando poi energicamente per togliere i residui. Se usata tutti i giorni potrebbe essere una volta al mese, solo a puro titolo indicativo.

Non bisogna cercare mai di sturare i forellini con lo spillo perché 9 volte su 10 vengono allargati facendo poi passare troppa acqua che non riesce più ad estrarre ciò che deve.

Lavate invece sempre con sola acqua dentro e fuori tutta la macchina, nei limiti del possibile, ricordando che le incrostazioni di caffé contribuiscono a rafforzarne il sapore.

Ora, siccome la maggior parte di noi compra caffé già macinato, per praticità, prestando un po' di attenzione  con la pratica si arriva a fare proprio il vostro caffé perfetto.

Infine ci sono le varie capsule e cialde che sono indicate per chi è pigro, in tutti i sensi, non è curioso né interessato a capire e sapere fare, è disposto a spendere 2, 3, 4 volte di più, non è preoccupato per l'eventuale maggiore contenuto di sostanze nocive ed è felice che altri sappiano e pensino per lui/lei. Di loro non ci occupiamo, c'è la pubblicità che lo fa in modo egregio.

Marco Dal Negro