Preferire frutta e verdura ad altri cibi più impegnativi per l'organismo è quanto viene suggerito da ricorrenti campagne dei media e, a certe condizioni, è una buona idea, anche se, stando ad un recente studio, non è puntando sulla salubrità dei cibi che l'obbiettivo verrà raggiunto.

Secondo uno studio realizzato da Suzanna E. Forwood, Alexander D. Walker, Gareth J. Hollands, Theresa M. Marteau della Behaviour and Health Research Unit, University of Cambridge, nel Regno Unito, le persone danno decisamente più valore al fatto che un cibo piaccia, che dia quindi gratificazione, rispetto al fatto che faccia bene.

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Immagini di diversi cibi e bevande, eventuali marchi sono casuali, esclusivamente a scopo illustrativo dell'articolo. doi:10.1371/journal.pone.0077500.g001

La scelta sarebbe quindi più emotiva che razionale, o forse più mirata sul brevissimo perdiodo che su quello più lungo: meglio un uovo oggi (il piacere che ci dà un buon cibo o una bevanda), che una gallina domani (mantenersi in buona salute per vivere più a lungo e meglio, forse).

I 439 partecipanti allo studio sono stati assegnati in modo casuale ad uno dei 5 gruppi cui veniva chiesto di scegliere tra diversi menù predefiniti, nei quali cambiavano le etichette applicate alle mele: mela, mela salutare, mela gustosa, mela salutare e gustosa, mela gustosa e salutare.
Il principale obbiettivo era verificare la scelta tra due dessert: mela e barretta di cioccolato. Sono state considerate anche qualità percepite della mela (gusto, salubrità, valore, qualità e capacità di saziare) e convinzioni dei partecipanti (moderazione, convinzione che i cibi gustosi siano malsani, indice di massa corporea). La convinzione che i cibi gustosi siano malsani è forse tipica di paesi abituati a mangiare normalmente molti cibi industriali pronti.

Si è visto che se paragonata con la scelta della mela senza descrizione, l'etichetta con ambedue i termini, salutare e gustosa, è stata maggiore: salutare e gustosa 65%, gustosa e salutare 62%, mentre l'uso di un solo termine descrittivo ha influito poco o nulla sulla scelta (salutare 50,5% e gustoso 52%).
I due elementi più importanti nella scelta sono stati il gusto e l'assenza di pregiudizi tipo buono ma fa male.

Intervenire enfatizzando il gusto e la piacevolezza di cibi salutari si è mostrato perciò più efficace dell'enfatizzare solo la salubrità.

Per saperne di più
Choosing between an Apple and a Chocolate Bar: the Impact of Health and Taste Labels

Marco Dal Negro