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La caffeina influisce sulla memoria di lungo termine (10/02/2014)

La caffeina rafforza la memoria di lungo termine: lo hanno stabilito i ricercatori della Johns Hopkins University, U.S. con uno studio relativamente semplice.

Michael Yassa ha dimostrato con il suo gruppo di scienziati, che la caffeina ha un effetto positivo sulla memoria di lungo termine, rafforzando certi ricordi almeno fino a 24 ore dopo il consumo; a qualcuno 24 ore potranno sembrare un lungo termine un po' corto, ma questo è quanto riportato dagli scienziati.
Che la caffeina stimolasse le capacità cognitive era noto, ma non era mai stato approfondito il reale effetto sugli esseri umani, ed è quanto hanno realizzato con il loro studio gli studiosi della Johns Hopkins University, che hanno verificato i risultati dell'assunzione di caffeina a 24 ore di distanza dall'assunzione.

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E' stato condotto un esperimento in doppio cieco nel quale i partecipanti, che non avevano assunto caffeina, ricevevano o un placebo o una tavoletta da 200 milligrammi di caffeina, 5 minuti dopo avere studiato una serie di immagini.
Sono stati presi campioni di saliva per misurare i livelli di caffeina presente prima dell'assunzione, e, dopo l'assunzione, a 1, 3 e 24 ore.

Il giorno successivo ambedue i gruppi sono stati sottoposti a test per verificare la capacità di riconoscere le immagini della sessione del giorno precedente, rispetto alla quale eranno state aggiunte alcune immagini molto diverse, alcune molto simili mentre altre erano state semplicemente riproposte.

E' risultato che nel gruppo di quelli che avevano assunto la caffeina vi erano più persone in grado di identificare immagini simili, ma con piccole differenze.
I ricercatorispiegano che la capacità del cervello di riconoscere differenze tra immagini simili ma non identiche, chiamato modello di separazione, riflette un modello più profondo di memorizzazione.

Michael Yassa continua spiegando che se si fossero fatti i test senza queste immagini molto simili non si srebbero evidenziate le differenze di memorizzazione legate alla caffeina.

L'area cerebrale sede della memoria sia a breve che a lungo termine è l'ippocampo, che è sempre studiato anche nei casi di problemi legati a traumi negli atleti o in persone colpite in guerra, così come nei casi di demenza legata all'invecchiamento.

Un'altra differenza tra questa ed altre ricerche è nell'assunzione della caffeina dopo la fase di memorizzazione, per cui questa non può essere attribuita ad una maggiore attenzione o vigilanza legata all'assunzione, ma si ottiene la certezza che vi è stato un incremento di memoria legato solo all'assunzione della sostanza.

Seconod la U.S. Food and Drug Administration il 90% delle persone, nel mondo, consumano caffeina, in un modo o in un altro. Negli U.S. l'80% degli adullti consuma caffeina ogni giorno e la quantità media assunta è di circa 200 milligrammi, che corrisponde a circa una tazza di caffè al giorno e che è la stessa quantità utilizzata dai ricercatori per il loro esperimento.

Per maggiori informazioni sugli autori ed i supporti avuti per lo studio potete vedere la pagina in inglese di questo articolo.

Per saperne di più
Johns Hopkins University

MDN


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