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Cavoli, broccoli e le altre Brassicacee contro le infiammazioni: ma attenti alla tiroide (10/04/2014)

Spesso si leggono notizie che riguardano singoli alimenti come alcune verdure, o l'olio contenuto nel pesce, che esaltano questo o quell'effetto positivo o pericoloso per la salute, ma normalmente non si guarda all'altra faccia della medaglia.

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Lo spunto viene dall'ultima ricerca pubblicata, che riguarda la capacità di contrastare le infiammazioni da parte di alcuni ortaggi come cavoli, broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles, cioè delle Brassicacee, o Crucifere. Oltre a ridurre il rischio di malattie cardiache e di cancro in molti organi tra i quali mammella, endometrio, cervice, prostata, polmone, colon, fegato, ora è stato dimostrato che questi vegetali possono avere anche combattere le infiammazioni.

Gong Yang, ricercatore al Vanderbilt university medical center di Nashville, Tennessee, in uno studio pubblicato sul Journal of the Academy of nutrition and dietetics ha fatto uno studio cui hanno partecipato 1.005 donne cinesi nelle quali sono stati misurati i livelli ematici di tre marcatori proinfiammatori: il Tumor necrosis factor-alfa (Tnf-alfa), l’interleuchina-1 beta (IL- 1beta) e l'interleuchina-6 (IL-6).
Le donne, tutte sane, età media 58 anni e parte dello Shanghai women's health study, hanno compilato esaurienti questionari sulla propria alimentazione. Il consumo di Crucifere è risultato essere inversamente proporzionale ai livelli dei tre marcatori infiammatori nel sangue delle partecipanti: ad una maggiore assunzione corrispondeva, in media, il 13% in meno di Tnf-alfa, il 18% in meno di IL-1beta e il 25% in meno di IL-6 rispetto ad chi ne consumava meno.

Un'altra faccia della medaglia è rappresentata dall'effetto sulla tiroide la cui azione viene rallentata dall'assunzione delle Brassicacee. Queste verdure infatti contengono naturalmente il thiouracil, sostanza che limita l'assorbimento dello iodio e che è il costituente base dei farmaci che curano l'ipertiroidismo, cioè l'eccessiva attività della tiroide. Quindi chi vuole rallentare l'attività della propria tiroide può mangiare queste verdure, ma tutti gli altri, specialmente chi è ipotiroideo, dovrebbe evitarne l'assunzione, oppure farlo in modo cosciente e sotto controllo medico.

Lo stesso discorso vale per il pesce, che ha tanto omega 3 ma spesso anche mercurio, diossina ed altre sostanze, per cui vale sempre la vecchia regola che consiglia di mangiare un po' di tutto e mai troppo di un solo alimento.
E soprattutto gustiamolo il cibo, con gioia, piacere ed allegria, senza mangiare troppo e senza pensare troppo ai veleni che graziosamente ci arrivano con il cibo: ci aiuterà a coglierne i contributi positivi e a vivere meglio.

Vedi anche
Tiroide ed alimentazione: attenzione alle Brassicacee come broccoli, cavolfiori, colza

Confermata l'azione selettiva contro le cellule tumorali di un nutriente dei broccoli

Per saperne di più
J Acad Nutr Diet. 2014 Mar 12
Cruciferous Vegetable Intake Is Inversely Correlated with Circulating Levels of Proinflammatory Markers in Women.

Marco Dal Negro


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